Mah, su quelli in -ate ho sempre sentito "nome di luogo vicino a un corso
d'acqua".
Il suffisso -ate esisteva nel latino e nell'italiano antico, aitate -età,
citate-città ecc., e si è conservato al Sud anche in altre forme.
piu' che un suffisso questo mi pare una desinenza (dal latino -as o
-tas, aetas, civitas), e non ha che fare con i toponimi
Era/è comune nell'Italia centrale per indicare nomi di abitanti, arpinate,
urbinate ecc.
Questi saranno semmai toponimici (si puo' dire cosi' per indicare
"abitanti di"), non toponimi (che sono Arpino, Urbino)
I toponimi in -ate possono derivare da nomi di fiumi, ma anche da altre
caratteristiche del luogo, da appellativi comuni e da personali, come
Gallarate da Galerius (attestato da iscrizioni lombarde), Carnate da Carnius o
Carnus, Usmate da Auximus (Velate non so).
Io NON HO MAI detto che i "toponimi in -ate derivino da nomi di fiumi"
e questo non lo hanno mai detto nemmeno le fonti che citavo (che ora
non sono in grado di citare in dettaglio, ma credo fossero almeno un
Codara e un Colombo sui toponimi milanesi letti alcuni decenni fa),
bensi' loro parlavano di "luogo vicino a un corso d'acqua" ... e quelli
che citavo erano nomi in -ate che NON derivano da nomi di fiumi (come
invece Lambrate, Seriate o Brembate). Gallarate potrebbe benissimo
essere "il guado di Galerio" o Capriate "il guado delle capre".
"Boiate" :-)
Non vorrei dire una tavan-ata, ma questo è in -ata e viene dal femm. degli
aggettivi in -atus. :-))
Non parlavo della parola esistente "boiata" ma di un ipotetico toponimo
che traducesse l'inglese Oxford (Boiate o Bovate), cosi' come un
ipotetico Goatford potrebbe tradurre Capriate :-)
--
----------------------------------------------------------------------
***@mi.iasf.cnr.it is a newsreading account used by more persons to
avoid unwanted spam. Any mail returning to this address will be rejected.
Users can disclose their e-mail address in the article if they wish so.