Discussione:
Micio, micia latini?
(troppo vecchio per rispondere)
Stelucia
2006-06-16 21:27:39 UTC
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Ciao,

Micio/micia sono di orgine latina?
FB
2006-06-16 21:32:57 UTC
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Post by Stelucia
Ciao,
Micio/micia sono di orgine latina?
Il Gabrielli dà "micio" come voce onomatopeica; non dice altro.

Ciao, FB
Stelucia
2006-06-16 21:46:52 UTC
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Post by Stelucia
Ciao,
Micio/micia sono di orgine latina?
Il Gabrielli dà "micio" come voce onomatopeica; non dice altro.
Ciao, FB
Il rumeno ha mât/mâta per il mio DEX mi da ugualmente origine
onomatopeica. Io credo che ci sia un origine comune per micia/mâta,
latina oppure un'altra. Che ne pensate?
Righel
2006-06-16 22:04:49 UTC
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Post by Stelucia
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Il Gabrielli dà "micio" come voce onomatopeica; non dice altro.
Ciao, FB
Il rumeno ha mât/mâta per il mio DEX mi da ugualmente origine
onomatopeica. Io credo che ci sia un origine comune per micia/mâta,
latina oppure un'altra. Che ne pensate?
Anche il Devoto opta per l'origine onomatopeica.
Ma poi perché proprio dal latino?
Potresti tentare di collegarlo al verbo /mico/ .are: saltellare, muoversi
rapidamente di qua e di là... ma onestamente mi sembra proprio tirata per il
collo :)
--
Righel (e-m in "Reply To")
___________________________
http://digilander.libero.it/Righel40/
FB
2006-06-16 22:19:40 UTC
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Post by Righel
Post by Stelucia
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Il Gabrielli dà "micio" come voce onomatopeica; non dice altro.
Ciao, FB
Il rumeno ha mât/mâta per il mio DEX mi da ugualmente origine
onomatopeica. Io credo che ci sia un origine comune per micia/mâta,
latina oppure un'altra. Che ne pensate?
Anche il Devoto opta per l'origine onomatopeica.
Ma poi perché proprio dal latino?
La voce onomatopeica non può essere esistita già in latino?

Ciao, FB
Fiorelisa
2006-06-17 10:34:18 UTC
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Post by Righel
Post by Stelucia
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Il Gabrielli dà "micio" come voce onomatopeica; non dice altro.
Ciao, FB
Il rumeno ha mât/mâta per il mio DEX mi da ugualmente origine
onomatopeica. Io credo che ci sia un origine comune per micia/mâta,
latina oppure un'altra. Che ne pensate?
Anche il Devoto opta per l'origine onomatopeica.
Ma poi perché proprio dal latino?
La voce onomatopeica non può essere esistita già in latino?
Ma cos'ha di onomatopeico la parola "micio"? L'avessero chiamato "meo"...
Gerle
2006-06-17 16:19:45 UTC
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Post by Fiorelisa
Ma cos'ha di onomatopeico la parola "micio"? L'avessero chiamato "meo"...
Aggiungo quento dice il Deli:

micio
s. m. fam. ‘gatto domestico’ (1640, Oudin; av. 1665, L. Lippi; micia:
1598, Florio).
Vc. onomat., come si riconosceva chiaramente nelle Note al Malmantile
(1731-50): “così si chiama da' piccoli bambinelli il gatto, per essere la
voce più comoda alla loro pronunzia e perché è accompagnata da un certo
suono, al quale quell'animale facilmente risponde”, come ripeterà il
D'Alb. Sulla sua toscanità si rinvia alle osservazioni di P. Maffei
Bellucci (AGI LXV [1980] 168).

G.
--
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ADPUF
2006-06-19 23:01:24 UTC
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Post by Gerle
micio
1598, Florio).
Vc. onomat., come si riconosceva chiaramente nelle Note al Malmantile
(1731-50): “così si chiama da' piccoli bambinelli il gatto, per essere la
voce più comoda alla loro pronunzia e perché è accompagnata da un certo
suono, al quale quell'animale facilmente risponde”, come ripeterà il
D'Alb. Sulla sua toscanità si rinvia alle osservazioni di P. Maffei
Bellucci (AGI LXV [1980] 168).
Credo che il gatto sia particolarmente sensibile al suono [tS] o
[ts], che in qualche modo gli ricorda il cip cip dei passeri.
--
º¿º
Karla
2006-06-18 17:52:18 UTC
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Post by Fiorelisa
Post by FB
La voce onomatopeica non può essere esistita già in latino?
Ma cos'ha di onomatopeico la parola "micio"? L'avessero chiamato "meo"...
Dalle mie parti il richiamo per il gatto è "min min min", e, secondo
il Battisti-Alessio, "min" è anche il richiamo in Lombardia, Veneto,
Trentino e Grigioni. Invece in Toscana e in Umbria userebbero "muci,
muci" da cui "mucino" (sec. XV) e "micino, micio" (sec. XVI).

k
ADPUF
2006-06-19 23:01:10 UTC
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Post by Fiorelisa
Post by FB
La voce onomatopeica non può essere esistita già in latino?
Ma cos'ha di onomatopeico la parola "micio"? L'avessero chiamato "meo"...
Dalle mie parti il richiamo per il gatto è "min min min", e, secondo il
Battisti-Alessio, "min" è anche il richiamo in Lombardia, Veneto,
Trentino e Grigioni. Invece in Toscana e in Umbria userebbero "muci,
muci" da cui "mucino" (sec. XV) e "micino, micio" (sec. XVI).
Anche qui in Friuli dico "muci", infantilmente, oppure "tui",
come anche "gnau" o "mui", "min".

Una vicina, che era arrivata profuga all'epoca della guerra
civile in Iugoslavia, si stupì a sentire chiamare "muci" il
gatto, dato che per loro quella parola significa qualcosa di
brutto, doloroso.

http://www.eudict.com/?lang=croeng&word=mu%C4%8Diti
--
º¿º
Epimeteo
2006-06-17 05:08:31 UTC
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Post by Stelucia
Ciao,
Micio/micia sono di orgine latina?
Sì, secondo il dizionario etimologico del Pianigiani questo vezzeggiativo
deriverebbe dal latino "mus, muris" (topo), con i passaggi da "mus" a
"musio" a "mucio" e con l'assimilazione gatto-topo...
E' anche citata, ma non accettata, la derivazione dal greco "mikkos",
variante di "mikros" (piccolo).

Ciao,
Epimeteo
---
"... margherite bianche tra i capelli neri,
Matilde odiava i gatti, gli arrampicatori sociali,
le cravatte verdi, le spiagge affollate.
Matilde odiava i gatti, parenti, vicini e lontani..."
(cit. felina)
Righel
2006-06-17 09:46:11 UTC
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Post by Epimeteo
Post by Stelucia
Micio/micia sono di orgine latina?
Sì, secondo il dizionario etimologico del Pianigiani questo vezzeggiativo
deriverebbe dal latino "mus, muris" (topo), con i passaggi da "mus" a
"musio" a "mucio" e con l'assimilazione gatto-topo...
Andiamo! :) ... Questa mi sembra ancora più tirata per il collo di quella
che scherzosamente avevo proposto io.
Gatto e topo sono concetti antitetici, sarebbe come assimilare il leone alla
gazzella asserendo che tanto hanno ambedue quattro gambe.
Post by Epimeteo
E' anche citata, ma non accettata, la derivazione dal greco "mikkos",
variante di "mikros" (piccolo).
Vabbè, vogliamo giocare?
Allora divertiamoci. Dal greco, propongo:

/mykes/ = fungo, senza spiegazioni logiche.

/Mykerinos/ = Micerino, nome del quarto re della quarta dinastia egiziana
(Menkaure o Mencheres) perché potrebbe essere stato lui ad importare i gatti
in Egitto. Effettivamente il gatto domestico appare in Egitto proprio
durante o subito dopo la quarta dinastia e, più tardi, diventerà tanto
importante per l'economia del Figli del Nilo da essere considerato una dea,
Bast (o Bastet), e da dedicargli una città, Bubasti.

/Mykoi/ (specificamente per la razza di gatti persiani) Nome di una
popolazione della Persia, i Mici.

Diciamo la verità: a parte la "fungata", le altre due, per quanto
improbabili, sono almeno suggestive, originali e storicamente ipotizzabili
:)

Ciao,
--
Righel (e-m in "Reply To")
___________________________
http://digilander.libero.it/Righel40/
"Ma io ricordo una gatta
che aveva una macchia nera sul muso..."
(citaz. ginopaolina)
Metal_Lord
2006-06-17 10:01:41 UTC
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Post by Righel
Post by Epimeteo
Sì, secondo il dizionario etimologico del Pianigiani questo
vezzeggiativo deriverebbe dal latino "mus, muris" (topo), con i
passaggi da "mus" a "musio" a "mucio" e con l'assimilazione
gatto-topo...
Andiamo! :) ... Questa mi sembra ancora più tirata per il collo di
quella che scherzosamente avevo proposto io.
Gatto e topo sono concetti antitetici, sarebbe come assimilare il
leone alla gazzella asserendo che tanto hanno ambedue quattro gambe.
Per quanto bizzarra, anche etimo.it la riporta:
http://www.etimo.it/?term=micio
Stelucia
2006-06-17 11:25:21 UTC
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Post by Metal_Lord
Post by Righel
Post by Epimeteo
Sì, secondo il dizionario etimologico del Pianigiani questo
vezzeggiativo deriverebbe dal latino "mus, muris" (topo), con i
passaggi da "mus" a "musio" a "mucio" e con l'assimilazione
gatto-topo...
Andiamo! :) ... Questa mi sembra ancora più tirata per il collo di
quella che scherzosamente avevo proposto io.
Gatto e topo sono concetti antitetici, sarebbe come assimilare il
leone alla gazzella asserendo che tanto hanno ambedue quattro gambe.
http://www.etimo.it/?term=micio
Alla ricerca dell'origine ho scoperto che micio/micia miz/mizo
(spagnolo). mat/mata (romeno) esiste anche in tedesco (mittelsdeutsch)
sotto forma miez che suona quasi come il romeno mat.
http://germazope.uni-trier.de/Projects/WBB/woerterbuecher/dwb/selectarticle?lemid=GM04728
ADPUF
2006-06-19 23:04:09 UTC
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Post by Stelucia
Post by Metal_Lord
Post by Righel
Post by Epimeteo
Sì, secondo il dizionario etimologico del Pianigiani questo
vezzeggiativo deriverebbe dal latino "mus, muris" (topo), con i
passaggi da "mus" a "musio" a "mucio" e con l'assimilazione
gatto-topo...
Andiamo! :) ... Questa mi sembra ancora più tirata per il collo di
quella che scherzosamente avevo proposto io.
Gatto e topo sono concetti antitetici, sarebbe come assimilare il
leone alla gazzella asserendo che tanto hanno ambedue quattro gambe.
http://www.etimo.it/?term=micio
Alla ricerca dell'origine ho scoperto che micio/micia miz/mizo
(spagnolo). mat/mata (romeno) esiste anche in tedesco (mittelsdeutsch)
sotto forma miez che suona quasi come il romeno mat.
http://germazope.uni-trier.de/Projects/WBB/woerterbuecher/dwb/selectarticle?lemid=GM04728
In sloveno, e forse anche in serbo-croato, il gatto è "maček",
il cane "pes", il pesce "riba", il topo "miš", se non ricordo male.
--
º¿º
Sergio Michele
2006-06-18 19:51:02 UTC
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Post by Righel
Andiamo! :) ... Questa mi sembra ancora più tirata per il collo di quella
che scherzosamente avevo proposto io.
Gatto e topo sono concetti antitetici, sarebbe come assimilare il leone alla
gazzella asserendo che tanto hanno ambedue quattro gambe.
Eppure conosco qualcuno che, quando è in vena di affettuosità e
vezzeggiativi, chiama il suo gatto... "topo".



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FB
2006-06-18 19:52:35 UTC
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Post by Sergio Michele
Post by Righel
Andiamo! :) ... Questa mi sembra ancora più tirata per il collo di quella
che scherzosamente avevo proposto io.
Gatto e topo sono concetti antitetici, sarebbe come assimilare il leone alla
gazzella asserendo che tanto hanno ambedue quattro gambe.
Eppure conosco qualcuno che, quando è in vena di affettuosità e
vezzeggiativi, chiama il suo gatto... "topo".
E io conosco... Ehm, no, niente.


Ciao, FB
l'Aquila Azzurra
2006-06-19 23:16:09 UTC
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Post by Sergio Michele
"topo".
E io conosco... Ehm, no, niente.
LOL
--
__________________ Andrea __________________
(***@TOGLIMIrubentus.it)
Campione INTERplanetario TOTORISULTATO 05/06
_________ http://andrea001.blogspot.com/ _________
Alex 5630
2006-06-19 06:01:23 UTC
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Post by Righel
Post by Epimeteo
deriverebbe dal latino "mus, muris" (topo), con i passaggi da "mus" a
"musio" a "mucio" e con l'assimilazione gatto-topo...
Andiamo! :) ... Questa mi sembra ancora più tirata per il collo di quella
che scherzosamente avevo proposto io.
Gatto e topo sono concetti antitetici, sarebbe come assimilare il leone alla
gazzella asserendo che tanto hanno ambedue quattro gambe.
Hai mai avuto un gatto in casa da bambino? Io si'. Lo si faceva
giocare legando a una corda un qualcosa che assomigliasse a un topo,
ad esempio una noce terminante con un pezzettino di corda libera a
simulare la coda del topo. E si incitava il gattino a correre attorno
al topo, con frasi del tipo "ecco il topolino" ,"qui c'e' il
topolino", ecc. Fossi stato un bambino latino avrei detto "mus hic!",
"mus hic!".
Ciao,
Alex (5630)
Gnomo
2006-06-20 09:36:07 UTC
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"Righel" wrote ...
Post by Righel
Post by Epimeteo
deriverebbe dal latino "mus, muris" (topo), con i passaggi da "mus" a
"musio" a "mucio" e con l'assimilazione gatto-topo...
Gatto e topo sono concetti antitetici, sarebbe come assimilare il leone alla
gazzella asserendo che tanto hanno ambedue quattro gambe.
... IMHO, assimilazione nel senso che: per attirare l'attenzione di un
gatto,
all'inizio pare una buona idea dire "c'e' un topo, c'e' un topo, c'e' un
topo";
se il gatto "risponde", e' normale che il "richiamo" alla lunga finisca per
essere
"usato al posto del" (= assimilato al) "nome" nel parlare della / alla
bestiola.

--
Gnomo
ADPUF
2006-06-19 23:04:34 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Post by Stelucia
Micio/micia sono di orgine latina?
Sì, secondo il dizionario etimologico del Pianigiani questo vezzeggiativo
deriverebbe dal latino "mus, muris" (topo), con i passaggi da "mus" a
"musio" a "mucio" e con l'assimilazione gatto-topo...
E' anche citata, ma non accettata, la derivazione dal greco "mikkos",
variante di "mikros" (piccolo).
Il mio vecio Zing. dice:
- micio, onomat.; *μυσιᾶν soffiare? voce con cui si chiama il
gatto (nap. muscillo).

- muci, voce con la quale si chiama il gatto.
Post by Epimeteo
Ciao,
Epimeteo
Epimeteo, che ci fa qui?
Lei mi sconfina, mi deborda, mi deleuza...
Si contenga!
--
º¿º
Epimeteo
2006-06-20 17:23:06 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Epimeteo, che ci fa qui?
Lei mi sconfina, mi deborda, mi deleuza...
Passavo qui per caso e, visto che io amo i gatti, mi era sembrato giusto
rispondere alla domanda di una cortese signora...
Post by ADPUF
Si contenga!
Ha ragione, qui ci sono i linguisti seri e severi: torno subito dai
povericlisti che sono più bonaccioni.

Mi perdoni, quando siamo di là mi spiega che cosa vuol dire "deleuzare"?

Epimeteo
---
"Alice guarda i gatti
e i gatti guardano nel sole,
mentre il mondo sta girando senza fretta..."
(cit. gattara)
ADPUF
2006-06-20 22:30:39 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Post by ADPUF
Epimeteo, che ci fa qui?
Lei mi sconfina, mi deborda, mi deleuza...
Passavo qui per caso e, visto che io amo i gatti, mi era sembrato giusto
rispondere alla domanda di una cortese signora...
Post by ADPUF
Si contenga!
Ha ragione, qui ci sono i linguisti seri e severi: torno subito dai
povericlisti che sono più bonaccioni.
Mi perdoni, quando siamo di là mi spiega che cosa vuol dire "deleuzare"?
Mah, mi venne d'impulso, associazio' d'idee, anzi di puri suoni
(si può dire "una mustodariata"?)

deborda: Guy Debord, era un professore francese che scriveva
riguardo a cose di cui non so alcunché.

deleuza: Gilles Deleuze, idem come sopra.
Post by Epimeteo
"Alice guarda i gatti
e i gatti guardano nel sole,
mentre il mondo sta girando senza fretta..."
(cit. gattara)
Mi pare che Ginopaoli abbia scritto "una gatta" o qualcosa del
genere.
Le consta?


!!! seguesù ICLIt
--
º¿º
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