Amleto, il danese
2005-11-13 17:09:55 UTC
L'etimologia popolare, detta anche paretimologia, può essere definita come
il bisogno del parlante di far coincidere, il più esattamente possibile, una
parola di non chiara etimologia con il concetto che essa esprime; facciamo
qualche esempio: il termine olandese "stokvis" indicante il pesce ("vis")
messo a seccare sulla legna ("stok") è entrato in italiano modificandosi in
"stoccafisso" e acquisendo con quel "-fisso" un'altra idea: quella della
caratteristica rigidità del cibo messo a seccare.
Ancora un esempio: Il Mar Nero si chiamava in greco [póntos eúxeinos] (eú-
"buono", xeinos "ospitale") quindi "che è ben disposto nei confronti
dell'ospite". Ma già alcuni personaggi della letteratura greca, come Pindaro
ed Euripide, sapevano trattarsi, all'epoca, di una neoformazione abbastanza
recente e che prima il termine era [póntos áxeinos] (á- "non", xeinos
"ospitale") quindi mare inospitale. Questo nome, attraverso varie vicende,
era derivato ai greci dai persiani presso i quali [axshaina] voleva dire
"nero", ma essi interpretarono il termine come áxeinos cioè "inospitale" e
sicuramente per scaramanzia lo mutarono in eúxeinos cioè "ospitale" .
In epoca medievale, per motivi puramente scaramantici, si disse "bonaccia"
(in italiano, il mare piatto e l'assenza di vento) sostituendo il più logico
"malaccia": termine che erroneamente si faceva discendere dalla parola
"male", caratterizzante così in senso negativo il termine stesso; mentre, al
contrario, sarebbe stato corretto etimologicamente intendere il termine
"malaccia" come giustamente derivante dalla forma greca latinizzata malakía
cioè "mollezza".
il bisogno del parlante di far coincidere, il più esattamente possibile, una
parola di non chiara etimologia con il concetto che essa esprime; facciamo
qualche esempio: il termine olandese "stokvis" indicante il pesce ("vis")
messo a seccare sulla legna ("stok") è entrato in italiano modificandosi in
"stoccafisso" e acquisendo con quel "-fisso" un'altra idea: quella della
caratteristica rigidità del cibo messo a seccare.
Ancora un esempio: Il Mar Nero si chiamava in greco [póntos eúxeinos] (eú-
"buono", xeinos "ospitale") quindi "che è ben disposto nei confronti
dell'ospite". Ma già alcuni personaggi della letteratura greca, come Pindaro
ed Euripide, sapevano trattarsi, all'epoca, di una neoformazione abbastanza
recente e che prima il termine era [póntos áxeinos] (á- "non", xeinos
"ospitale") quindi mare inospitale. Questo nome, attraverso varie vicende,
era derivato ai greci dai persiani presso i quali [axshaina] voleva dire
"nero", ma essi interpretarono il termine come áxeinos cioè "inospitale" e
sicuramente per scaramanzia lo mutarono in eúxeinos cioè "ospitale" .
In epoca medievale, per motivi puramente scaramantici, si disse "bonaccia"
(in italiano, il mare piatto e l'assenza di vento) sostituendo il più logico
"malaccia": termine che erroneamente si faceva discendere dalla parola
"male", caratterizzante così in senso negativo il termine stesso; mentre, al
contrario, sarebbe stato corretto etimologicamente intendere il termine
"malaccia" come giustamente derivante dalla forma greca latinizzata malakía
cioè "mollezza".